martedì 31 maggio 2011

Giovanardi: "Con De Magistris e Pisapia spinello libero"


Con De Magistris ‘spinello libero’, l’ha detto lui stesso nelle interviste, confermo. Pisapia è un altro di quelli che differenzia le droghe leggere e quelle pesanti. Ma loro sono in Italia e devono sottostare alle leggi italiane, anche in materia di droga.
Carlo Giovanardi, dichiarazioni alla stampa del 31 maggio 2011

lunedì 30 maggio 2011

Giovanardi: "L'Europride oltraggia il Papa"


Non ha senso l'Europride, perché già in passato eventi come questo hanno offeso il Papa e i sentimenti di milioni di cattolici. Io non sono la bandiera anti-gay, ma il ddl sull'omofobia era un testo che non stava né in cielo né in terra. In contrasto con la nostra Costituzione e con i fondamenti del nostro diritto penale. Volevano introdurre un'aggravante solo per i delitti commessi contro gli omosessuali. Sono loro che vogliono essere considerati diversi, se uno picchia un handicappato o un padre islamico ammazza la figlia in minigonna non deve essere punito? Ti sembra possibile che l'aggravante sia solo per i gay? E poi io avrò il diritto di dire che sono per i matrimoni tra uomini e donne. Del resto io ho giurato sulla Costituzione e la rispetto, mentre loro non la applicano. I programmi di De Magistris e Pisapia, sono anticostituzionali. Non rispettano l'articolo 3 e soprattutto il 29. E' la famiglia la società naturale che deve essere tutelata e a cui vanno destinate le risorse. Se vogliono cambiare le cose, che cambino la Costituzione.
Carlo Giovanardi, dichiarazioni alla stampa del 30 maggio 2011

venerdì 27 maggio 2011

Giovanardi: "Non sono mai stato irriguardoso verso gli omosessuali"


La mia convinta difesa del principio Costituzionale che 'la famiglia è una società naturale, fondata sul matrimonio', fra un uomo e una donna, e la mia contrarietà, recentemente condivisa dalla maggioranza parlamentare, ad aggravanti specifiche per i reati anche di opinione che riguardino esclusivamente omosessuali e transessuali - puntualizza il sottosegretario -, mai hanno sconfinato in frasi irriguardose ma si sono sempre accompagnate alla difesa del principio della piena libertà di ognuno di vivere come vuole o con chi vuole, senza subire discriminazioni di sorta. Spero che Concia, con la quale ho più volte solidarizzato quando qualcuno le ha mancato di rispetto, sia stata male interpretata da Repubblica. In caso contrario chiedo un tuo autorevole intervento perché mentre posso sopportare la campagna di odio e la marea di insulti nei miei confronti provenienti da militanti poco informati, non ritengo ammissibile che espressioni di questo tipo possano essere usate da colleghi parlamentari.

Carlo Giovanardi, lettera a Renato Schifani, 26 maggio 2011 [L'On. Concia aveva dichiarato a Repubblica che "Giovanardi, da mesi, puntualmente insulta gli omosessuali"]

sabato 21 maggio 2011

Giovanardi: “De Magistris aiuterà femminielli, non famiglie normali”


Non escludo affatto che, nell’improbabilissima eventualità che diventasse sindaco, de Magistris discriminerà sul piano dei servizi sociali le famiglie con figli favorendo di femminielli, gay, trans riconosciuti attraverso registri che ne legittimino le unioni. L’ex magistrato ha detto chiaramente che per lui non ci sono unioni di serie A e di serie B e che è favorevole ai matrimoni omosex, che li metterebbe sullo stesso piano delle famiglie riconosciute dalla Costituzione. Io non sono anti gay. Ma va evidenziato che con Pisapia e de Magistris, il riconoscimento delle unioni gay porterebbe a conseguenze discriminatorie per centinaia di migliaia di famiglie di Napoli e Milano. Con loro sindaci, le case e i servizi sociali dei comuni non darebbero la priorità alle famiglie riconosciute dalla Costituzione bensì queste nuove forme di unioni e “matrimoni” gay. Per esempio cambierebbero i criteri nell’assegnazione delle case. Decine di migliaia di famiglie colpevoli di non essere gay finirebbero in fondo alle priorità degli amministratori.
Carlo Giovanardi, intervista a Klaus Davi,  21 maggio 2011

lunedì 16 maggio 2011

Giovanardi: "The Sims educa all'omosessualità"


E' evidente che siamo davanti a una grande campagna promozionale delle lobby che vogliono promuovere certi valori. Questo non avviene solo con i videogiochi come The Sims ma anche con libri destinati ai bambini che invece di proporre una famiglia con papà e mamma quando si parla di genitori ne propongono una di un papà con un papà. Queste lobby promuovono una cultura in contrasto con le leggi di un Paese, come nel caso del matrimonio gay che da noi non è consentito. Auspico che i produttori di questo videogioco spieghino che da noi non esiste questa possibilità. Che il matrimonio uomo-uomo e donna-donna da noi è fuori legge. Che siano trasparenti verso i consumatori.

Carlo Giovanardi, intervista a Klaus Davi, 16 maggio 2011

giovedì 5 maggio 2011