La signorina Gaga ha tutto il diritto di criticare, se ritiene, la nostra Costituzione. Ma se nel suo annunciato ‘comizio’ dovesse offenderla, allora commetterebbe un errore. Tra l’altro forse è poco informata sul nostro Paese visto che tutti i sondaggi provano scientificamente come la stragrande maggioranza degli italiani sia schierata contro i matrimoni tra uomo e uomo e tra donna e donna. Per il popolo italiano i figli devono crescere all’interno di una famiglia tradizionale: solo così la loro personalità viene tutelata. Quindi Lady Gaga, che viene qui in concomitanza con il lancio del suo nuovo disco, forse dovrebbe essere messa a conoscenza di questo. Andrò al Gay Pride quando diventerà una manifestazione civile e non un’occasione per irridere il Santo Padre, prendere in giro i religiosi e chi dedica la propria vita agli altri e mettere in scena travestimenti di ogni genere, modalità che sin sono espresse fino ad ora. Intendiamoci, ognuno è libero di fare quello che vuole, ma, finché ci saranno certi eccessi, io non ci andrò.
Carlo Giovanardi, sulla partecipazione di Lady Gaga all'EuroPride 2011
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